Perché Una Residenza Per Anziani Deve Rievocare la Casa Di Appartenenza

Perché Una Residenza Per Anziani Deve Rievocare la Casa Di Appartenenza

Questo che state per leggere è un articolo molto importante che dedichiamo a tutte le famiglie che in questo momento si trovano a scegliere una residenza per anziani oppure un centro Alzheimer per i loro genitori.

E’ il primo di una serie articoli di approfondimento che abbiamo deciso di condividere con voi, un piccolo manuale in più passi che vi aiuterà a comprendere quali siano tutte le esigenze che una persona anziana si trova ad affrontare e come Villaggio Amico è in grado di aiutarla.

Per questo primo articolo abbiamo deciso di parlare di un concetto molto importante per una persona anziana: il bisogno di rievocare la casa.

Come potete intuire, scegliere una nuova casa come una residenza per anziani. è un passaggio molto importante per qualsiasi persona perché l’idea di soggiornare in un posto altro che non sia casa propria può generare molta ansia.

E’ importante capire che non si tratta solo dello spazio in cui ha vissuto ma dei ricordi e dei legami connessi a quello spazio.

La casa è la storia della sua vita ed è proprio questo che rende una persona anziana sicura anche quando al sicuro, a volte, non lo è più.

Ed ecco allora che l’ambiente diventa terapeutico perché l’anziano, che sia affetto da Alzheimer o meno, ha bisogno di uno spazio capace di emozionare e di suscitare sentimenti di fiducia e di assoluta sicurezza.

Per questo motivo una casa di riposo affidabile deve favorire un inserimento dolce all’interno della residenza, inserimento che sappia realmente rievocare la casa di appartenenza nella quale la persona ha vissuto fino ad ora e che al momento deve lasciare.

Ed è in questo senso che l’attenzione agli spazi fa realmente la differenza, quella tra un passaggio difficile e traumatico ed uno invece più delicato ed accogliente.

Come Villaggio Amico Garantisce La Rievocazione Della Casa

Gli studi sul benessere psicofisico condotti dal nostro team di esperti, ci ha portato ad elaborare una serie di strategie che realmente favoriscono un inserimento dolce all’interno della nostra residenza.

Come? Ricostruendo ambienti il più possibile simili ad una casa. Ecco degli esempi:

1. Le Aree Comuni

Le aree comuni sono state realizzate considerando i momenti che una persona avrebbe trascorso a casa propria, magari davanti al caminetto a leggere un giornale, oppure invitando gli amici a bere un the o a giocare a carte. Chi entra nei reparti, difficilmente ha l’idea di trovarsi in una struttura residenziale, ma piuttosto in un grande salotto, dove le persone si ritrovano per socializzare, come dopo un pranzo di famiglia. Particolare attenzione è stata data alla scelta dei colori, alla suddivisione degli spazi, agli oggetti e alla possibilità che ogni ospite possa portare da casa propria un elemento che lo riconduca sempre al proprio nido. Naturalmente tutti gli spazi sono finalizzati alla riduzione dei rischi, ad agevolare l’orientamento per chi ha un deficit cognitivo e ad agire positivamente sulla persona attraverso percorsi multisensoriali. Il salone è poi stato pensato come una grande casa dove chi vi abita può muoversi liberamente ed in totale sicurezza. Per questo è stato suddiviso da paratie che racchiudono spazi come un ufficio, un giornalaio, un bar ed una sala da pranzo con un salotto gradevole accompagnato da un camino.

2. Lo Stile Alberghiero

Ogni ambiente si caratterizza per l’attenzione posta nella cura dei dettagli alberghieri come l’eleganza, la raffinatezza ed il comfort e le nostre ricerche ci hanno suggerito di progettare condizioni altamente stimolanti anche a livello olfattivo.

3. Le Camere

Ogni camera è creata per essere accogliente con tessuti, tendaggi, fiori e colori alle pareti, tutto studiato affinché la persona anziana possa sentirsi accudita e avvolta da un’aria a lei familiare. Abbiamo dedicato poi una particolare attenzione anche agli spazi che accolgono ospiti con decadimento cognitivo ed affetti da Alzheimer. L’intero reparto dedicato a loro nasce proprio dopo uno studio che ha coinvolto non solo medici, psicologi, esperti sanitari ma addirittura scenografi.

4. I Colori

Dalla teoria che il colore bianco non viene riconosciuto da chi è affetto da Alzheimer, colori delicati come il verde salvia, gli azzurri, le tonalità dell’ocra, fanno prendere vita alle pareti, rendendo l’intero complesso elegante nel suo insieme ma con uno scopo terapeutico, ovvero quello di orientare meglio l’ospite. Anche le porte delle camere seguono la logica dei colori e delle immagini; oltre ad abbellire l’ingresso, hanno un fine anch’esse terapeutico utile a far riconoscere la propria abitazione al paziente. Le porte perciò sono state realizzate con immagini semplici che richiamino la natura, il mare e l’aria.

Tutto questo permette alla persona anziana ospite di Villaggio Amico di rivivere il più possibile il ricordo della propria casa per riuscire ad inserirsi in maniera più naturale e delicata.

Con questo abbiamo concluso la presentazione di questo aspetto e nei prossimi articoli ne toccheremo altri molto importanti connessi alle residenze per anziani ed ai centri Alzheimer.

Questo vi aiuterà a comprendere tutti i fattori da valutare prima di scegliere una soluzione adeguata e professionale.

Cos’è Villaggio Amico

Villaggio Amico, a Gerenzano, a pochi minuti da Milano, è un centro polifunzionale innovativo composto da una casa di riposo con 144 posti, un centro Alzheimer, il centro diurno integrato, il poliambulatorio, la piscina, la palestra e molti altri servizi utili alla persona anziana o affetta da Alzheimer.

 

Per maggiori informazioni:

Villaggio Amico, Via Stazione 5

21040  Gerenzano Varese

Telefono: +39 0296483579

info@villaggioamico.it