Come rallentare l’artrosi alle Ginocchia

Come rallentare l’artrosi alle Ginocchia

Senti rumori strani dalle articolazioni delle ginocchia e le senti rigide soprattutto la mattina?

Ecco, questi sono i primi campanelli d’allarme che ti dicono che hai un problema di artrosi alle ginocchia.

Attenzione però: solo nel 5% dei casi colpisce l’artrosi sotto i 50 anni.

Infatti, il principale fattore di rischio è l’età che avanza.

Esistono anche altre cause che ne facilitano poi la comparsa come ad esempio:

1) fratture

2) attività sportiva intensa (soprattutto pallavolo, basket o calcio)

3) fare jogging

4) avere il ginocchio che tende verso l’interno o verso l’esterno

Ma che cos’è scientificamente l’artrosi?

L’artrosi è è una condizione che avviene quando la cartilagine si usura e diventa:

– più sottile

– meno elastica

– sfilacciata

In poche parole la cartilagine non riesce più a fare da ammortizzatore alle articolazioni e nei casi più gravi si deforma in modo doloroso.

Cosa puoi fare allora per rallentare l’artrosi alle ginocchia?

Il segreto principale è perdere peso. I chili in più infatti gravano pericolosamente sulle tue ginocchia.

La comunità medica raccomanda inoltre di:

  • praticare sport a basso impatto come il walking
  • aumentare elasticità e ossigenazione con il tai chi
  • fare esercizi di rinforzo dei muscoli della gamba

In casi più gravi saranno poi necessarie infiltrazioni di acido ialuronico e sedute di laserterapia o ipertermia per un’azione sia antidolorifica che antalgica.

Quando invece serve la chirurgia per curare l’artrosi alle ginocchia?

Se la lesione alla cartilagine non è di grandi dimensioni alcuni specialisti consigliano dei piccoli interventi in anestesia locale per pulire e stimolare la riparazione della cartilagine. Nei casi più gravi si ricopre invece la zona rovinata con membrane.

Ma è possibile rallentare l’artrosi alle ginocchia?

 Assolutamente sì.

Basta prendersi cura di sé con un’alimentazione adeguata e una sana attività fisica per evitare di arrivare a stadi avanzati da curare chirurgicamente.

Precedentemente pubblicato sul sito www.energycenter.online