Villaggio Amico tra i banchi di scuola per spiegare la demenza ai bambini

Villaggio Amico tra i banchi di scuola per spiegare la demenza ai bambini

Al via la formazione rivolta ai giovanissimi studenti della scuola media di Gerenzano. L’attività è organizzata nell’ambito dei progetti che Villaggio Amico porta avanti come Comunità amica delle persone con demenza.

Giovedì 15 febbraio è iniziata l’attività di formazione organizzata da Villaggio Amico e dalla Comunità Amica delle Persone con Demenza di Gerenzano e rivolta ai giovanissimi studenti delle prime classi della scuola secondaria di primo grado Enrico Fermi di Gerenzano. Un progetto virtuoso che ha lo scopo di sensibilizzare i più giovani su una tematica importante e complessa come la demenza.

L’iniziativa si colloca nell’ambito delle attività che Villaggio Amico organizza insieme alla Comunità Amica delle persone con demenza di Gerenzano, un riconoscimento ottenuto con il Comune di Gerenzano, grazie all’attenzione che da sempre rivolgiamo al tema della demenza e alla sinergia avviata con le istituzioni locali. Per tutte e cinque le classi sono previste 3 ore di lezione tenute dal Direttore generale di Villaggio Amico, la dott.ssa Marina Indino e dalla Psicologa della nostra struttura, la Dottoressa Alessia Rossetti, Gli incontri sono mirati e pensati proprio per un pubblico giovane, grazie all’utilizzo di un linguaggio ad hoc, semplice e immediato, ed esempi pratici.

Ognuno di noi, nel corso della propria vita, può inaspettatamente ritrovarsi a dover interagire o a prendersi cura di una persona con demenza. Anche i bambini potrebbero entrare in contatto con queste situazioni già in famiglia, potrebbero infatti avere un familiare anziano affetto da questa patologia o incontrare ed interagire con una persona affetta da demenza in svariate situazioni e contesti all’interno della propria città. Abbiamo quindi deciso di mettere a disposizione tutta la nostra esperienza nel campo della formazione e della demenza proprio per sensibilizzare sul tema partendo dalle generazioni più giovani, per avere adulti più consapevoli, inclusivi e attenti ai bisogni.

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo sono oltre 55 milioni le persone che convivono con la demenza, una delle principali cause di disabilità e non autosufficienza tra le persone anziane. Un dato che cresce su base giornaliera, con previsioni che raggiungono i 78 milioni entro il 2030. In Italia, secondo stime dell’Osservatorio demenze dell’Istituto Superiore di Sanità, oltre un milione di persone soffrono di demenza (di cui il 50-60% sono malati di Alzheimer, circa 600mila persone).

Si tratta di dati che spaventano e che ci mettono difronte alla responsabilità di un impegno costante e ancora più capillare per migliorare la vita delle persone con demenza e dei loro familiari.