Un viaggio multisensoriale: la Snoezelen room

Un viaggio multisensoriale: la Snoezelen room

Che cos’è una snoezelen room e perché è importante per un malato di alzheimer?

Se non hai mai sentito parlare del termine  Snoezelen (pronunciato “snuzelen”),  probabilmente non sei il solo! Il termine “snoezelen” è un neologismo, che deriva dalle parole olandesi “snuffelen” (trovare, esplorare) e “doezelen” (sonnecchiare, pisolare).

In linea generale, l’intervento in una snoezelen room consiste in una terapia non-direttiva e può essere praticato per offrire un’esperienza multisensoriale o ipersensoriale.

In quest’ultimo caso, il focus viene orientato su un unico senso semplicemente adattando l’illuminazione, l’atmosfera, i suoni e la consistenza tattile ai bisogni specifici dell’utente.

Snoezelen è un tipo di terapia originariamente fondata in Olanda per le persone con disabilità cognitive e di sviluppo.

Una stanza SNOEZELEN è un ambiente controllato, un’oasi dove i pazienti si sentono al sicuro e non minacciati. Questo è molto importante, perché molti pazienti malati di Alzheimer non riescono a controllare il loro ambiente.

Sia che vivano a casa o in una Residenza sanitaria assistenziale, tendono a sentirsi facilmente sovraccaricati.

Il televisore può essere acceso, le persone possono  parlare e si può ascoltare il traffico esterno. Vengono travolti. Essi perdono il loro senso di causa ed effetto. Non sono in grado di risolvere il problema ( ad esempio capire che spegnere la TV potrebbe aiutare a calmarli).

In una stanza SNOEZELEN il paziente è lontano dalle pressioni del suo ambiente abituale.

Il tempo che un paziente passa in una camera SNOEZELEN può variare.

Alcune strutture permettono ai pazienti di visitare una stanza SNOEZELEN come vogliono; altri lavorano con piccoli gruppi di pazienti o uno-a-uno per brevi sessioni giornaliere con un terapista specializzato.

È stato sperimentato che in linea di massima, una breve sessione, della durata di 15/30 minuti, risulti efficace nel ridurre la tendenza nei pazienti malati di Alzheimer a vagare per un massimo di quattro ore dopo.

Essi infatti tendono ad essere più rilassati e meno agitati.

Un’altra caratteristica importante di una stanza SNOEZELEN è l’aromaterapia.

La ricerca ha dimostrato che i diversi profumi stimolano energeticamente o al contrario, sono in grado di lenire l’ansia.

La lavanda, per esempio, è molto rilassante mentre l’arancio è stimolante.

Da questo punto di vista però, una sala SNOEZELEN, è progettata per essere stimolante, ma non travolgente perché soprattutto per un malato di alzheimer, troppi stimoli sono controproducenti e favoriscono lo sviluppo di stati ansiogeni.

Dal punto di vista familiare invece, per i familiari dei pazienti di Alzheimer che si sentono spesso frustrati perché non possono impegnarsi in una conversazione con la persona amata, una stanza SNOEZELEN può fornire un legame comune in cui entrambi possono discutere con maggiore serenità.

La terapia SNOEZELEN non aumenterà il riconoscimento di un familiare da parte di un paziente, ma può accrescere il rapporto che il paziente ha con la persona che sta parlando con lui.

È importante ricordare poi, che le camere Snoezelen non invertono la progressione del morbo di Alzheimer o altre forme di demenza.

Tuttavia, la terapia è orientata a un chiaro obiettivo: se essere in una stanza SNOEZELEN per una mezz’ora ogni giorno aiuta un paziente a sentirsi meno timoroso, meno stressato, più calmo e più rilassato, la qualità della vita di quella persona è stata migliorata.

 

 

I vantaggi derivanti dall’utilizzo di questa forma terapeutica

1. Aumento Comunicazione e Caregiver

Uno dei principali vantaggi di questa terapia è la sua capacità di ridurre i timori di un individuo e di migliorare la fiducia nelle persone più vicine a loro. Snoezelen può essere particolarmente adatta a soddisfare le esigenze del singolo, offrendo stimoli sensoriali (che includono il vestibolare per l’equilibrio e la propriocezione per il corpo). L’ambiente infatti facilita una migliore comunicazione (sia verbale che non verbale), durante e dopo la terapia ed è pensato per approfondire il rapporto tra gli operatori sanitari, i familiari e le persone che ricevono cure.

2. Maggiore conoscenza e comprensione dell’ambiente

In un ambiente multisensoriale controllato, i pazienti ricevono un flusso costante di stimoli che aumenta automaticamente la loro consapevolezza (la scoperta autonoma) e la comprensione del loro ambiente. La persona media arriva a toccare fino a 300 diverse superfici ogni 30 minuti.

3. Migliore comportamento e umore

La terapia sensoriale si è dimostrata efficace nel calmare il comportamento aggressivo e migliorare l’umore. Si ritiene infatti, che questo ambiente non minaccioso, offra una stimolazione dolce che riduce la tensione (impostazioni SNOEZELEN includono luci soffuse, profumi intriganti e suoni rilassanti), riempie lo spirito e consente un recupero migliore. Snoezelen è stato usato come un efficace intervento “Sundowners” e per il trattamento di altre manifestazioni di Alzheimer.

4. Miglioramento dell’autostima

I vantaggi di Snoezelen, possono differire da persona a persona, ma in tutti i pazienti si è riscontrato un miglioramento significativo dell’autostima.

La logica, è che con un elevato senso di consapevolezza (di séstessi e dell’ambiente)  si sviluppi un senso più elevato di accettazione di sé. Un piccolo studio di ricerca sostiene anche una riduzione del 75% dell’ autolesionismo.

Anche Villaggio Amico, residenza sanitaria assistenziale all’avanguardia, dispone di una Snoezelen room a beneficio di tutti i pazienti del Nucleo protetto Alzheimer.

Recapitoliamo quindi i vantaggi di una stanza multisensoriale e del Metodo Snoezelen per pazienti affetti dal morbo di alzheimer o da altri tipi di demenza degenerativa

Una Snoezelen room come quella presente al Villaggio della Memoria, il centro alzheimer all’interno dell’RSA Villaggio Amico, a Gerenzano, tra Milano e Varese, favorisce il benessere psicofisico del paziente e ne migliora, per quanto possibile, il rapporto con chi è venuto a trovarlo.

Come?

Attraverso la stimolazione sensoriale di tutte quante le abilità senso-motorie residuali che concorrono al miglioramento del tono dell’umore ed ad un rilassamento più profondo.

Questa rinnovata condizione, ha la capacità di favorire una migliore interazione della persona affetta da demenza sia con il caregiver che con i parenti riducendo i comportamenti ansiogeni e stimolando un maggiore grado di empatia.

Il tutto, grazie ad un ambiente fisico in cui vista, udito, tatto e odorato sono innescati mediante musica, effetti di luce, forme ed aromi.