Anziani & Vacanze

Anziani & Vacanze

Lo status di anzianità oggigiorno si è molto modificato rispetto ad un tempo. Con l’avanzare della stagione estiva, può essere interessante soffermarsi a riflettere su quale sia l’atteggiamento più attuale delle persone anziane rispetto alla vacanza e su quali aspettative e quali effettivi bisogni possano emergere.

Innanzitutto non è corretto inserire le persone anziane in un rigido stereotipo: difficilmente esse si rispecchiano nell’immagine della persona poco attiva, triste e rassegnata all’“oramai”. La tendenza piuttosto è quella di mantenere, e far emergere, una continuità con la stagione di vita precedente.

Secondo alcuni esperti di sociologia dell’invecchiamento oggi ci troviamo di fronte ad una modalità d’invecchiamento nuova e non ancora completamente riconosciuta nel nostro modello culturale. Altri sottolineano che il dato rilevante non sia tanto quello dell’invecchiamento della società, ma quello relativo ad una sorta di ringiovanimento degli anziani. Le vacanze quindi, anche per le persone anziane, rappresentano un’opportunità significativa.

Osservazioni, queste, che andrebbero prese in considerazione nell’immaginare proposte di viaggi e vacanze rivolte a persone anziane. Sembra che la persona anziana in vacanza si aspetti ciò che ogni comune viaggiatore desidera: socializzare, recepire stimoli interessanti, acquisire conoscenze, magari approfondire una nuova lingua.

La propensione per i viaggi sembra destinata a svilupparsi sempre di più. Il progresso non sarà però visibile solo a livello quantitativo. Probabilmente assisteremo ad ulteriori cambiamenti e a profonde modifiche proprio nel modo di fare vacanza. Sempre più persone anziane considereranno la vacanza come una delle modalità per arricchirsi da un punto di vista culturale, per conoscere situazioni e culture diverse, oltre che per recuperare la propria memoria e le proprie tradizioni.

Un’attenzione particolare, la meritano poi le persone anziane con fragilità: anche a loro un periodo di svago e relax può giovare molto sia in termini fisici sia per quanto concerne gli aspetti psicologici.
Se pensiamo alle fragilità più comuni – difficoltà cardio-respiratorie, difficoltà di movimento, ecc.-, l’interrogativo più spontaneo è: meglio il mare o la montagna?

Secondo gli esperti non esiste una vacanza ideale: sia il mare sia la montagna presentano aspetti favorevoli così come criticità. Tutto va pensato basandosi sulle proprie risorse e sulle proprie difficoltà, possibilmente seguendo i consigli di un medico di fiducia. Forse comunque la risposta a questa emblematica domanda può essere trovata in una via che sta nel mezzo come, ad esempio, la vacanza in collina, dove è possibile coniugare il piacere della campagna all’aria più salubre e ventilata rispetto alla città. Va ricordato che, sul territorio nazionale, sono presenti diverse strutture dedicate a questo tipo di soggiorno estivo.

Per quanto riguarda fragilità più particolari e complesse, come possono essere la Malattia di Alzheimer e le altre demenze, va detto che, negli ultimi anni, è notevolmente aumentata la sensibilità rispetto a questo tema. Grazie all’impegno di alcune associazioni è infatti possibile accedere a soggiorni organizzati in cui viene messo a disposizione un personale adeguatamente formato. Questo tipo di organizzazione ha il duplice obiettivo di permettere sia alla persona malata sia al suo familiare di trascorrere una vacanza che possa essere di reale sollievo.

In buona sostanza anche gli anziani vogliono essere considerati per quello che sono: persone, non consumatori.

 

Bibliografia
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