Una persona anziana, in relazione ai cambiamenti a livello fisiologico che subisce con l’età, tende a sentire meno l’esigenza di bere.
Lo stimolo della sete infatti, a cause di modifiche di ordine fisiologico, tende a subire un decremento a livello neurologico e questo può portare una persona anziana a bere di meno con tutti i problemi annessi, soprattutto se questa persona soffre di patologie a livello cardiaco, renale, neurologico e polmonare.
Infatti, un disequilibrio a livello idrico, può creare delle difficoltà che possono addirittura generare problemi a livello di disidratazione.
I sintomi più semplici, a tal riguardo, sono rappresentati da labbra e bocca secche e possono sfociare direttamente in crampi, stanchezza, sonnolenza e se la situazione precipita perfino in mal di testa, vertigini, pressione bassa, stati confusionali e svenimenti.
Per non cadere in queste difficoltà, una persona anziana oltre a bere regolarmente, può essere stimolata ad assumere sempre frutta e verdura oppure spremute, naturalmente se non è presente una patologia come il diabete.
Ma quanto bere?
Un adulto sano, in media, dovrebbe bere intorno ai 2 litri al giorno, senza però assumere bibite alcoliche.
Una persona anziana dipende, e per questo è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia e farsi consigliare una quantità media di acqua a seconda della propria condizione fisica.