Fantastiche storie di donne reali – 8 marzo 2023 Villaggio Amico

Fantastiche storie di donne reali – 8 marzo 2023 Villaggio Amico

In occasione della Festa della Donna quest’anno in tutti i reparti della RSA abbiamo assistito al racconto itinerante di donne che hanno fatto e fanno ancora oggi la storia. L’equipe educativa di Villaggio Amico, con il coinvolgimento anche delle future educatrici che stanno svolgendo il loro percorso di tirocinio presso la nostra Comunità, ha raccontato la storia di 6 donne simbolo, scelte tra tante figure femminili iconiche della storia, che per il loro impegno e professionalità si sono distinte nel mondo della medicina, della scienza, della fede e della moda, diventando esempi positivi per le donne di tutto il mondo.

All’ascolto di questi racconti di donne fantastiche hanno partecipato con entusiasmo ed emozione ospiti e operatori di tutta la struttura.

Marie Curie

Sono nata il 7 novembre 1867 a Varsavia da una famiglia cattolica molto
numerosa. Ero la più giovane in casa, e naturalmente la più intelligente tra le mie sorelle! Volevo
diventare una Fisica, so che mi avrebbero ostacolato ma era il mio sogno. “La carriera scientifica è roba da uomini, dovresti pensare alla casa e ai figli”, mi dicevano. Per fortuna non li ascoltai e andai a Parigi
per studiare al celebre ateneo Sorbone. 
Qui mi innamorai della Fisica giorno dopo giorno, ma anche di Pierre Curie, un professore della mia scuola. Non passo molto tempo e divenne mio marito e,
successivamente anche il mio, “compagno di laboratorio” nella ricerca scientifica.
Nello studio della radioattività, io e Pierre scoprimmo due nuovi elementi chimici, il radio e il polonio. atomica
Poi io scoprì la radiazione, che è una proprietà dell’elemento uranio.
Nel 1902 ricevetti il premio Nobel per la Fisica, nel 1911 vengo insignita con il premio Nobel per la Chimica.

La storia di Marie Curie è stata raccontata dall’educatrice Rossella

Coco Chanel

Il mio vero nome è Gabrielle Sono nata il 19 agosto 1883 a Saumur, piccola località
nei pressi della Loira.
Raggiunta la maggiore età, ho iniziato a lavorare come commessa nel negozio di biancheria, dove comincio a mettere a punto le nozioni di taglio e cucito.
Nel 1904 conobbi il mio amante
Etienne de Balsan e inizia anche la mia carriera da stilista. Creavo cappelli
per uno dei
negozi parigini di Balsan. La nostra storia d’amore dura otto anni. Lui però non credeva in me. Ma non importava, ci credevo io! Incontrai il mio vero amore, Boy Capel,
che a differenza di Balsan, finanzia con entusiasmo i miei progetti. Negli anni ’20, dopo aver bruciato i miei capelli in cucina sono costretta a tagliarli tutti, lanciando inconsapevolmente la moda del taglio corto, che poco dopo viene imitato da tutte le giovani donne parigine. Comincio così a diventare un’icona di stile. Nel 1921, realizzai il mio profumo, il famosissimo Chanel n°5, il numero 5 viene scelto poiché corrispondeva alla quinta essenza scelta da me, nonché il mio numero preferito.

La storia di Coco Chanel è stata raccontata dalla tirocinante Martina

Samantha Cristoforetti

Sono un’astronauta, un’aviatrice, un’ingegnera, e la prima donna italiana a entrare negli equipaggi
dell’Agenzia Spaziale Europea.
Nasco il 26 aprile del 1977 a Milano. Già da piccola sognavo di andare nello spazio guardando in televisione le partenze degli Space Shuttle e gli episodi di Star Trek. Dopo la laurea, mi iscrivo all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, diplomandomi nel 2005, e nel 2004 conseguo la seconda laurea in Scienze Aeronautiche. In questi anni inizia ufficialmente la mia carriera come pilota dell’accademia aeronautica, arrivando fino all’importante ruolo di capitano. Nel 2009 vengo selezionata come astronauta dall’Agenzia Spaziale Europea. Divento così la prima donna italiana e la terza europea a far parte dell’equipaggio dell’Agenzia Spaziale Europea. Il 23 novembre 2014 ha inizio la mia prima missione, della durata di 7 mesi. Un’emozione indescrivibile, finalmente ero riuscita! Lo spazio è la cosa più facile da vedere, basta alzare lo sguardo, ma la più difficile da raggiungere, spero un giorno di trovarvi lassù.

La storia di Samantha Cristoforetti è stata raccontata dall’educatrice Marika

Madre Teresa di Calcutta

Sono nata a Skopje il 26 agosto 1910.
Sono una religiosa di fede cattolica, ho fondato la congregazione religiosa delle Missionarie della Carità.
Sono diventata famosa in tutto il mondo per il mio lavoro tra le vittime della povertà di Calcutta.
Nel 1979 ho ottenuto il Premio Nobel per la Pace per il mio impegno per i più poveri tra i poveri.
Il 19 ottobre 2003 sono stata proclamata beata da Giovanni Paolo II.
Il momento più importante della mia vita è quando raggiunsi l’India nel 1929: attraversai i quartieri più
poveri del Paese dove acquisì la consapevolezza della reale povertà in cui versava la società indiana. Fu
allora che ebbi “la chiamata”, quella più grande della prima, di quando scelsi di diventare suora, e decisi di
operare al servizio delle persone più povere e bisognose.

La storia di Madre Teresa di Calcutta è stata raccontata dalla tirocinante Khadija

 

Rita Levi-Montalcini

Mi definisco Femminista, progressista, battagliera, dopo il Nobel sono diventata un’icona di molte battaglie civili e di un pensiero libero che nel contesto italiano suona persino rivoluzionario: Non mi sono sposata
perché non avevo tempo. Gli uomini mi piacciono, ma se non posso lavorarci insieme, mi annoio.

Laureata in medicina e chirurgia con il massimo dei voti, mi sono poi specializzata in neurologia e psichiatrica. Ho scritto libri di ricordi, decine di prefazioni, lettere alle autorità e persino una canzone “Linguaggio
Universale”
per il Festival di Sanremo.
Militai contro le mine antiuomo e la fame nel mondo, sostengo le necessità della ricerca; mi divertivo a collezionare premi e lauree honoris causa. Nel 1992 creai una fondazione per aiutare con borse di studio le studentesse africane, e nel 2001 vengo nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.  

La storia di Rita Levi-Montalcini è stata raccontata dalla educatrice Paola

 

Maria Montessori

Nasco in una famiglia colta e benestante. Trasferita a Roma, scelsi contro il parere di mio padre una scuola tecnica. Mi iscrissi agli studi universitari di medicina, combattei gli ostacoli posti dalla burocrazia e dai compagni di studio. Il 1896 è l’anno della laurea; in quello stesso anno, partecipai al Congresso internazionale delle donne a Berlino, dal quale lanciai un appello appassionato contro la disparità dei salari in fabbrica tra uomini e donne. Nel 1898, da una relazione con il mio collega Giuseppe Montesano, nasce mio figlio Mario: per non provocare
scandalo, lo mettei a balia in campagna; in seguito, venni abbandonata dal mio compagno per ragioni di carriera e convenienza.
Nel 1899 fondai e fui direttrice della Scuola magistrale ortofrenica per educatori di bambini “deficienti” sviluppando una didattica basata su metodi, osservazioni e materiali degli studiosi Itard, Seguin, Pestalozzi e Froebel.
Nel 1907 aprì la prima Casa dei Bambini a Roma per bambini di famiglie operaie. Nell’affrontare la cura dei 50 bambini tra i 2 e i 6 anni, trasferisco con successo le esperienze fatte con i bambini disabili a quelli normali, suscitando stupore in tutti gli ambienti. Nasce il mio metodo chiamato Montessori. 

La storia di Maria Montessori è stata raccontata dalla responsabile dell’equipe educativa Ilaria