“Smell your memories!” Malattia di Alzheimer e stimolazione olfattiva

“Smell your memories!” Malattia di Alzheimer e stimolazione olfattiva

La stimolazione olfattiva risulta avere molteplici effetti sul benessere psicofisico delle persone con demenza. Fra le attività di stimolazione sensoriale proposte alle persone ospiti del Villaggio della Memoria è infatti una delle più gradite.

Per questo motivo, le persone vengono invitate a partecipare a delle passeggiate in giardino alla ricerca dei profumi della natura, esperienze e momenti conviviali in cui apprezzare insieme il piacevole aroma del caffè, attività di cucina con tanti fragranti ingredienti, pomeriggi dedicati al giardinaggio e alla cura delle nostre spezie aromatiche, oppure diverse attività con l’utilizzo degli oli essenziali.

Sentire un odore ed averne una percezione piacevole o spiacevole è, già di per sé, un’esperienza.
I ricordi autobiografici rievocati olfattivamente, rispetto a quelli rievocati con altre modalità sensoriali, sono più specifici, vengono rievocati più velocemente, sono accompagnati da un’esperienza più soggettiva di reviviscenza (Glachet et al., 2018) e richiedono meno sforzo cosciente per il recupero (El Haj et al., 2017).

L’obiettivo durante le attività educative è quello di far rivivere ai partecipanti, attraverso gli odori, ricordi piacevoli della loro vita, come quel solito caffè al bar in compagnia dei colleghi, quel bouquet di rose profumate ricevuto per l’anniversario di matrimonio, quel profumo domenicale di dolce appena sfornato.

Un’altra delle modalità utilizzate è quella di far sentire odori/profumi specificamente scelti attraverso l’utilizzo di olii essenziali, che hanno un effetto rilassante o equilibrante (Corio, 1993).

La scelta dell’olio essenziale da utilizzare può esser fatta a seconda dell’obiettivo specifico che ci si pone. Nell’ambito della demenza, ad esempio, la lavanda ed il limone sono considerati particolarmente importanti per le loro proprierà sedative e/o di supporto alla cognizione (Holmes et al., 2004) e sono quindi tra gli aromi maggiormente utilizzati anche con la malattia di Alzheimer.
In particolare, la lavanda agirebbe con una depressione del sistema nervoso centrale, migliorando la sensazione di benessere ed agendo positivamente su aggressività ed ansia. Ed anche l’olio essenziale al rosmarino si è rilevato efficace per la demenza, migliorando la funzione cognitiva specialmente nei pazienti con malattia di Alzheimer.

In ogni caso, al di là delle proprietà specifiche di ogni olio essenziale, è bene tenere sempre in considerazione anche eventuali note associazioni positive o negative tra un odore ed un evento personale esperito dalla singola persona e quindi al personale significato emotivo che si dà a quell’odore, oltre che alle soggettive preferenze per determinati aromi.

Alla stimolazione olfattiva, è possibile poi aggiungere contemporaneamente altri tipi di stimolazione sensoriale. Si può, infatti, unire la stimolazione dell’olfatto a quella del gusto, soffermandosi insieme a discutere sugli odori e i sapori di alcuni cibi durante la preparazione di una ricetta o durante una merenda in compagnia. E’ possibile unire la stimolazione olfattiva a quella uditiva, se ad esempio mentre ci soffermiamo a sentire degli odori utilizziamo una musica di sottofondo, che favorisca anch’essa il rilassamento psico-fisico. Oppure si può utilizzare la stimolazione dell’olfatto all’interno di una stimolazione più ampia multisensoriale, come nell’approccio Snoezelen, utilizzando strumenti diversi con lo scopo di stimolare tutti e cinque i sensi, attraverso la musica, gli oli essenziali, i giochi di luce e le superfici tattili.

BIBLIOGRAFIA
Corio, C.J. (1993), Enhance quality of life with aromatherapy, [pamphlet]. (Available from QLA, 800-688-8343).
El Haj, M., Gandolphe, M. C., Gallouj, K., Kapogiannis, D., & Antoine, P. (2017). From Nose to Memory: The Involuntary Nature of Odor-evoked Autobiographical Memories in Alzheimer’s Disease. Chemical senses, 43(1), 27–34.
Glachet, O., Gandolphe, M. C., Gallouj, K., Antoine, P., & El Haj, M. (2018). Effects of olfactory stimulation on autobiographical memory in Alzheimer’s disease. Les effets de la stimulation olfactive sur la mémoire autobiographique dans la maladie d’Alzheimer. Geriatrie et psychologie neuropsychiatrie du vieillissement, 16(3), 311–320.
Holmes C., Ballard C. (2004), Aromatherapy in dementia, Advanced in Psychiatric Treatment; 10:296-300.