Quali sono i vantaggi della Tecarterapia

Quali sono i vantaggi della Tecarterapia

La Tecarterapia, chiamata anche solamente TECAR (Trasferimento energetico capacitivo e resistivo), è una moderna terapia molto apprezzata negli ultimi anni in quanto si è mostrata particolarmente efficace nell’eliminare dolore e infiammazione a carico di articolazioni, muscoli e colonna vertebrale.

COME FUNZIONA?

La tecarterapia sfrutta il principio fisico del condensatore e comprende:

– un generatore elettrico

– due piastre, una fissa e una mobile ad utilizzo dell’operatore

– materiale isolante posto tra le due piastre (tessuto corporeo)

il generatore elettrico collegato alle due piastre, poste ai lati della zona da trattare, crea una differenza di potenziale tale da creare un calore endogeno e in grado di stimolare meccanismi biologici importanti.
Infatti, è utile sapere che in presenza di problematiche infiammatorie si ha un rallentamento dei processi biologici rendendo cosi difficoltosa un’autoguarigione del danno subito. La tecarterapia va proprio a innescare quei fenomeni riparativi alla base del recupero di una condizione ottimale.

QUANDO PUO’ ESSERE USATA?

I campi di utilizzo sono innumerevoli, in particolar modo:

– patologie di ginocchio: condropatia femoro-rotulea, distorsioni, tendiniti, lesioni legamentose

– patologie di spalla e gomito: tendinopatie cuffia dei rotatori, capsuliti adesive, borsiti, epicondiliti (gomito del tennista), epitrocleiti

– problematiche muscolari: lombalgie, cervicalgie, dorsalgie, contratture muscolari, strappi muscolari

– patologie dell’anca: pubalgia, borsite del gran trocantere, trocanteriti.

CONTROINDICAZIONI?

La tecarterapia è un trattamento sicuro e non invasivo, rimane però controindicata nei pazienti portatori di pacemaker e nelle donne in gravidanza.

QUANTE SEDUTE SONO NECESSARIE?

Una seduta solitamente dura massimo 30 minuti e può essere necessario, a seconda della zona da trattare e della situazione acuta o cronica, fare un ciclo di 5-10 trattamenti. I benefici si notano però già dal primo trattamento.