L’importanza dei rapporti intergenerazionali

L’importanza dei rapporti intergenerazionali

Cos’è l’Invecchiamento Attivo?
Detto anche Active Ageing, è un fenomeno in atto ormai da decenni, ed è definito dall’Organizzazione Mondiale della Salute come “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza sociale che sostiene il miglioramento della qualità della vita in età anziana”

Salute, Sicurezza e Partecipazione sono dunque i tre pilastri fondamentali dell’Invecchiamento Attivo.
Infatti, la visione dell’anziano all’interno della società è ormai profondamente cambiata, si è passati dal considerarli soggetti passivi e “inutili”, al giusto riconoscimento del diritto di ogni persona ad avere un ruolo attivo e partecipare alla vita della comunità, anche in età anziana.

Le persone anziane più attive sono quelle maggiormente in grado di dare e ricevere all’interno di gruppi sociali, come la famiglia dove sono presenti diverse generazioni.
L’Europa si è mostrata attenta al ruolo degli anziani attivi e ai rapporti intergenerazionali, proclamando il 2012 Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra Generazioni.

In questa occasione è stato definito l’Indice di Invecchiamento Attivo, ovvero una scala che misura la possibilità degli anziani di realizzarsi pienamente in termini di occupazione, partecipazione sociale, culturale e mantenimento della propria autonomia.
Da quel momento si è posto l’accento sull’importanza di sviluppare iniziative e programmi per il rafforzamento dei rapporti intergenerazionali.
Ormai sono numerosi i progetti in cui si prevede il coinvolgimento di diverse generazioni all’interno di asili, scuole e associazioni di volontariato; si pensi ad esempio ai “nonni vigili” all’incrocio delle scuole.
Le Attività che prevedono rapporti intergenerazionali hanno un impatto positivo sia sugli anziani che sulle generazioni più giovani.
Un anziano che si prende cura delle generazioni più moderne, trasmette il suo sapere, le sue esperienza e la sua saggezza, dando un significato alla quotidianità e mantenendosi in allenamento sia fisico che intellettivo, i giovani invece acquisiscono conoscenze e attivano il pensiero solidale.

Impegnare una persona anziana in attività e progetti culturali che prevedano il coinvolgimento anche di bambini e ragazzi, significa allontanare malattie come l’Alzheimer o la demenza senile.