Come migliorare la vita quotidiana di un disabile

Come migliorare la vita quotidiana di un disabile

L’importanza della qualità della vita quotidiana di una persona con disabilità

La disabilità di una persona incide non solo sul soggetto portatore, ma anche sulla costellazione familiare e amicale che lo circonda.

Che la disabilità sia causata da un incidente, da una malattia o anche solo dal fisiologico invecchiamento, è comunque fondamentale, far capire alla persona disabile, che ancora può contare su caratteristiche proprie che esistono e che sviluppate al meglio, rendono la sua vita degna di essere vissuta.

Per far questo è necessario fare in modo che la vita quotidiana sia stimolante, interessante e concreta.

Scopriamo insieme alcuni suggerimenti per migliorare la qualità di vita di una persona con disabilità:

Per comprendere i bisogni di una persona disabile è fondamentale passarci del tempo insieme e ricordarsi che ci stiamo relazionando, con una persona, nel nostro caso adulta e quindi con una storia alle spalle. Solo così sarà possibile individuare quali siano veramente, le sue passioni, attitudini, desideri e quindi le sue necessità.

Ad esempio, se si ha a che fare con una malattia degenerativa muscolare o con i postumi di un grave incidente, la persona potrebbe avere bisogno, in primis, di un’assistenza continua caratterizzata da cure intensive e mirate al suo miglioramento fisico ma che accompagnate da un supporto emotivo-relazionale, daranno un risultato ancor migliore.

Chi si prende l’incarico di seguire dal punto di vista psicologico, emotivo, relazionale il percorso di una persona con disabilità, deve riuscire ad instaurare una relazione empatica e quindi di fiducia per capire quali siano veramente i bisogni e le sfide che vorrebbe affrontare; l’arte della maieutica, quindi del “tirar fuori” è fondamentale perché da la possibilità, a chi si occupa della persona, di non dover inventare o interpretare bisogni ma di poterli ascoltare, in maniera chiara e oggettiva.

A volte, invece, si rende necessario intervenire su problemi riguardanti la mobilità della persona, rinnovando le infrastrutture della casa dove vive o studiando solo dei piccoli accorgimenti.

Miglioramenti infrastrutturali possono essere ad esempio la creazione di una rampa per la sedia a rotelle, un ampliamento del vialetto d’ingresso, o la costruzione di un bagno interno alla camera per permettere al disabile un accesso più veloce alla toilette soprattutto nelle ore notturne. Invece per piccoli accorgimenti s’intende l’installazione di un pulsante di emergenza, abbassare le maniglie e gli interruttori della luce e tanto altro; insomma parliamo di grandi e piccoli interventi che hanno un unico obiettivo, essere a misura per la persona con disabilità e rendere cosi accessibile ciò che gli è necessario.

Oltre a migliorare la casa dove abita, è ancora più importante mantenere viva la rete sociale che lo circonda o talvolta, serve addirittura crearne una nuova e questo può avvenire sia in maniera privata, dedicando del tempo alla visita alla persona e quando è possibile, accompagnarlo in luoghi aggregativi e stimolanti come un parco, un bar, una piazza, dove in maniera naturale, si possono incontrare vecchi e nuovi “amici”.

Un’altra opportunità è quella di inserire la persona in luoghi strutturati e organizzati, dove la persona con disabilità e la sua famiglia, possano trovare ciò di cui hanno bisogno: attenzione, cura, assistenza e supporto.

Perchè un centro diurno disabili può essere la scelta giusta?

Perché in un centro ben organizzato, tutto è “fattibile”:

Stiamo parlando ad esempio di corsi di arte, cinema, cucina, lavoro, musica e di tante altre attività e laboratori che condotti da personale qualificato, stimolano e mantengono il corpo e il cervello in funzione, ridandogli, la consapevolezza di essersi riappropriato della propria vita facendolo sentire, utile per se stesso e per gli altri, rendendolo conscio di essere parte del mondo.

Gli ultimi consigli riguardano il modo di interagire con una persona portatore di handicap, soprattutto aiutarlo a recuperare quella sicurezza dentro di sé necessaria a capire che la sua vita ha ancora uno scopo, indipendentemente da ciò che riesce o non riesce più a fare.

Questo spesso implica sostenerlo nel lungo percorso di recupero di quelle capacità che una volta dava per scontate, oppure spingerlo a sviluppare una mentalità e una volontà tali da permettergli di affrontare al meglio gli inevitabili momenti di solitudine.

L’importante è evitare falsa gentilezza e compassione, cercando invece di essere naturali e sempre propositivi, nella speranza che il nostro caro assimili anche da noi quella forza e determinazione necessarie a imprimere una svolta, soprattutto psicologica, nella sua vita.

Se vuoi maggiori informazioni sul Centro Diurno Disabili di Villaggio Amico visita la nostra pagina CDD Villaggio Amico oppure chiamaci allo 02 96489496