Qual è il ruolo del Neuropsicologo in una Casa di Riposo? Intervista alla Dott.ssa Locusta di Villaggio Amico

Qual è il ruolo del Neuropsicologo in una Casa di Riposo? Intervista alla Dott.ssa Locusta di Villaggio Amico

In questo articolo dedicato alla neuropsicologia in una casa di riposo per anziani, La Dott.essa Locusta risponderà alle domanda del nostro intervistatore.

 

La crescente richiesta di prestazioni in ambito neuropsicologico, ci fa sorgere una curiosità: Di cosa si occupa l’esperto in Neuropsicologia clinica?

L’esperto in Neuropsicologia é lo specialista che valuta le funzioni cognitive come ad esempio la memoria, l’apprendimento, la concentrazione e l’attenzione, la pianificazione spazio-temporale, il linguaggio e l’orientamento.

Ci sono determinati test che ci fanno comprendere se le funzioni cognitive sopra citate sono integre o meno. Nel caso in cui vi fosse un deficit in una delle aree sopra descritte, il neuropsicologo lo evidenzia e valuta se é possibile o meno una riabilitazione.

 

Dunque, uno studio dell’attività cognitiva. Nello specifico cosa fa il Neuropsicologo nella RSA di Milano con centro alzheimer Villaggio Amico?

L’esperto in Neuropsicologia della struttura valuta il deterioramento cognitivo del paziente, in particolare in relazione ad una eventuale malattia di Alzheimer.

Inoltre si occupa della stimolazione cognitiva: con esercizi mirati allena la mente dell’ospite affinché, ove possibile, la persona possa mantenere un livello cognitivo adeguato

Dottoressa in Villaggio Amico Lei si occupa anche di ricerca?.

Assolutamente si. Nella casa di riposo a Milano Villaggio Amico l’esperta di neuropsicologia si occupa della fase diagnostica e clinica senza tralasciare la fase sperimentale e di ricerca.

Inoltre, la Neuropsicologa si occupa della pianificazione e della messa in atto di numerosi progetti sperimentali come, ad esempio, l’orto-terapia, dove gli anziani di Villaggio Amico si dedicano alla cura delle piante migliorando cosÏ il grado di benessere psicofisico.

Dottoressa Locusta, quindi é chiara un’attenzione per la valutazione dei cambiamenti cognitivi ma il comportamento del paziente é preso in esame sempre da Lei?

Si, d’altra parte sarebbe sterile lavorare con il paziente solo dal punto di vista cognitivo senza occuparsi delle dinamiche comportamentali. L’esame neuropsicologico é necessario per l’individuazione precoce di disfunzioni cognitive.

L’esperto in Neuropsicologia deve, però, occuparsi anche della sfera comportamentale ed evidenziare eventuali momenti di aggressività irrequietezza, ansia, cambiamento del tono dell’umore, etc.

 

Dottoressa  fino a questo momento abbiamo notato la cura nei confronti del paziente nella RSA e nel nucleo Alzheimer di Villaggio Amico. La stessa attenzione é posta per i familiari dell’ospite?

Certamente.  Nella nostra casa di riposo Milanese, lo Psicologo esperto in Neuropsicologia clinica si occupa della famiglia dell’ospite a 360°. Ciò significa che abbiamo all’interno della nostra struttura uno sportello definito sportello della memoria, dove possono accedere i familiari insieme al paziente o anche da soli. Si può effettuare uno screening per capire se vi é o no il rischio di demenza e si possono richiedere informazioni sulla malattia e si accompagna la famiglia nell’eventuale iter da seguire.

Inoltre, il familiare viene accolto emotivamente e si lavora insieme per l’accettazione della nuova condizione clinica

Ecco Dottoressa ha citato un punto chiave: l’Accoglienza. La fase dell’accogliere il futuro paziente e il colloquio con i familiari come é gestito?

Il colloquio di accoglienza é basato sulle Teorie della Comunicazione e sulla teoria dell’Attaccamento di John Bowlby, naturalmente con una adeguata rivisitazione per l’anziano. Ciò significa che i familiari e i futuri ospiti saranno accolti con cura e sarà compito del Neuropsicologo mettere le basi per una buona alleanza terapeutica. Dobbiamo sempre tenere a mente che, nella fase del ricovero, l’anziano ha difronte un nuovo Mondo da scoprire e andrà accompagnato al meglio in questa scoperta

Tutto questo ci fornisce l’idea di un lavoro di grande attenzione. Il personale di Villaggio Amico riesce a seguire le buone prassi della struttura senza esserne per cosÏ dire inghiottito dal processo di cura?

Come in ogni professione di aiuto i momenti di stress del personale sia medico che paramedico sono inevitabili. Al fine di insegnare la resilienza ai nostri operatori abbiamo progettato dei momenti di monitoraggio e di supporto psicologico, ove necessario.

Al fine di coinvolgere al meglio lo staff clinico abbiamo, inoltre,  attività di formazione continua come, ad esempio, i cosiddetti  Lunedì del Villaggio: un momento di incontro tra il Neuropsicologo e gli operatori dove si discute di temi specifici come le terapie non farmacologiche o la sessualità dell’anziano

Dottoressa il modello neuropsicologico di Villaggio Amico appare tendente alla perfezione. Qual’é il segreto del successo?

Credo sia proprio questo il segreto: la voglia di migliorare e di avere un approccio bio-psico-sociale ossia un modello che rivolge  l’attenzione agli aspetti psicologici, sociali, familiari dell’individuo.

 

Per maggiori informazioni:

Residenza Per Anziani Milano Villaggio Amico
Via Stazione 5, Gerenzano
Tel: +39 0296483579
Mail: info@villaggioamico.it